La chiesa risale ad epoca antichissima e probabilmente era dedicata a S. Giovanni Battista, come risulterebbe da una bolla di Clemente III risalente al 1188. Il complesso ha subìto nel corso dei secoli moltissime trasformazioni, per cui non è stato finora possibile individuare le parti più antiche, ma probabilmente si può datare intorno al XII secolo. All'interno della chiesa sono conservate opere d'arte di pregio, ad esempio i dipinti murali della Madonna della Concezione e quella del Rosario. L'affresco della Crocifissione, purtroppo rovinato, fu coperto quando venne costruito il nuovo altare maggiore. Sfilando la tela con S. Nicola di Bari, si vedono le figure della Madonna, della Maddalena inginocchiata ai pedi della Croce e, sulla destra, S. Giovanni Evangelista. La figura del Cristo è invece visibile solo nella metà inferiore. Sulle pareti laterali si trovano tracce di altri affreschi. Sulla parete sinistra, sotto la nicchia, è venuta alla luce la base di una colonna. Ciò fa supporre che tutta la parete doveva essere riempita da una decorazione con grosse colonne, risalenti forse al '500. Questa decorazione fu parzialmente distrutta quando vennero costruiti gli altari e la nicchia, ciò che rimaneva fu coperto da vari strati di pittura. Anche la tela della Natività, risalente all'inizio del '600, è opera degna di nota, pur trovandosi ormai in cattive condizioni. Guardando verso sinistra possiamo notare in una nicchia una statua lignea della Madonna col Bambino, proveniente dalla chiesa del castello ormai distrutta. La tradizione vuole che davanti a questa statua abbia pregato S. Berardo. L’organo di grande pregio artistico e storico, risale al XVIII secolo e proviene dal monastero di Santa Scolastica presso Subiaco. Il trasferimento dello strumento nella sede attuale avvenne nei primi decenni del secolo XX.