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Monastero di Santa Scolastica

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Monastero di Santa Scolastica
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Monastero di Santa Scolastica
Monastero di Santa Scolastica
Subiaco (RM)
chiese antiche/museo
Telefono: 077482421 - 3334077850
Distanza da Carsoli
32,5 km
Indicazioni stradali
Caricamento Google Maps.......attendere
Orario di apertura
Ore 9.30-12.15 Ore 15.30-18.15
Giorni di apertura al pubblico
Tutti i giorni su prenotazione.
Informazioni e prenotazioni

Per informazioni per le visite:
Monastero: 0774/82421 - 3334077850 - E-Mail monastero@benedettini-subiaco.org. Per i Gruppi è auspicabile la prenotazione - Tel. 0774/82421. E' possibile pernottare nella foresteria, per informazioni: tel. 0774/85569 - 3486537743 - E-Mail foresteria@benedettini-subiaco.org. 

Servizi
guida/accompagnamento
Descrizione

IL MONASTERO: dei dodici monasteri voluti da San Benedetto nella valle sublacense, l’unico sopravvissuto ai terre-moti e alle distruzioni saracene fu quello di Santa Scolastica, che, sino alla fine del XII secolo, fu il solo monastero di Subiaco. In origine si chiamò “Monastero di San Silvestro”, successivamente (IX secolo) fu detto “Monastero di San Benedetto e di Santa Scolastica” e nel XIV secolo prese il nome attuale. Si presenta come un complesso di edifici co-struiti in epoche e stili diversi: un ingresso, sul quale figura la scritta “Ora et Labora”, con strutture del XX secolo, in-troduce nel primo chiostro o “Chiostro Rinascimentale” del secolo XVI, dal quale si passa in un secondo chiostro o “Chiostro Gotico” del secolo XIV ed, infine, in un terzo, detto “Chiostro Cosmatesco”, del secolo XIII. Il Campanile è del XII secolo e la Chiesa attuale è della fine del 1700, l’ultima di ben cinque chiese stratificatesi lungo i secoli. LA CHIESA: a Chiesa è a croce latina, ad una navata di forma rettangolare irregolare, quasi un trapezio, con volta a botte e con decorazioni risalenti ai restauri del Quarenghi, che si ispirò al Palladio e in particolare alla chiesa del SS.mo Re-dentore alla Giudecca (Venezia); l’abside, a semicupola, sostenuta da due colonne, fu terminata nel 1852 dall’architetto Giacomo Monaldi; nelle cappelle laterali sono visibili vari dipinti. Nel 1052-53, forse sulla torre campa-naria della chiesa del 980, costruita a sua volta sul nartece della chiesa del IX secolo, di cui restano quattro grossi pila-stri con altrettanti archi, fu fatto innalzare dall’abate francese Umberto il campanile a cinque piani. Gli ultimi due pia-ni furono successivamente rifatti, anche se non si sa ben definire l’epoca, e lo si deduce dalla cornice di archetti ro-manici intrecciati. Il lato rivolto ad est presenta minor rilievo decorativo: non ci sono trifore, ma bifore con pilastro al centro. Nel lato sud la decorazione è a due ordini di nicchie a fondo piatto, con gli archivolti circondati da ghiere di laterizi di forma romboidale. Nell’arcata del lato est, vicino alla Chiesa, è presente una pittura del secolo IX, che raffi-gura un cerchio, simbolo di Dio, nel quale è evidente la Sua mano benedicente, quale segno di fecondità. Nell’arcata opposta sono pitture risalenti al IX-X secolo e sono rappresentati, al centro, l’Agnello di Dio, e agli angoli gli Evangeli-sti e i loro simboli zoomorfi.
Una novità, rispetto alla pittura tradizionale dello stesso periodo, è data dalla figura di San Matteo, che ha la faccia di un uomo o di un angelo e il corpo di un animaleIL MUSEO: è oggi collocato in locali sottostanti il monastero di Santa Scolastica, restaurati dall’amministrazione della Provincia di Roma. Nel museo sono presenti oggetti diversi riguar-danti le scienze geologiche, archeologiche, paleontologiche, etnologiche e strumenti scientifico-didattici per la scuola. È dedicato a Luigi Ceselli, ex ufficiale del Genio pontificio, presidente della sezione di scienze naturali nell’Accademia Pontificia della Concezione, presidente della sezione di mineralogia nell’accademia pontificia dei Quiriti, membro o-norario dell’Istituto Filotecnico Nazionale e socio corrispondente di altre Accademie nazionali e straniere. LA BIBLIO-TECA: Biblioteca Statale annessa al Monumento Nazionale di Santa Scolastica e contiene 100.000 volumi, 3780 per-gamene, 15.000 documenti cartacei dal 1500 in poi, 440 codici manoscritti e 213 incunaboli, di cui solo 3 stampati a Subiaco: un Lattanzio e due De civitate Dei. Dal 1996 ospita il famoso “Archivio Colonna”, che l’ha arricchita e le ha dato ulteriore prestigio.

Come si raggiunge

Dalla Sr5/Via Tiburtina Valeria si attraversa Oricola, si gira per Arsoli, si attraversano Roviano, Arsoli, Marano Equo, Agosta, si gira a sinistra in Sp2a si attraversa Cervara di Roma e si prosegue per Subiaco.

Altro da vedere

- Parco Regionale dei Monti Simbruini;
- Borgo di Subiaco;
- Monastero del Sacro Speco.

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