Si tratta di una grotta sita nel carseolano, a poco meno di mezz'ora di cammino dall'abitato di Colli di Monte Bove, una cittadina sul tracciato della moderna strada statale Tiburtina Valeria, che da Roma conduce in Abruzzo. A questa grotta, detta di "Sant'Angelo di Monte Bove" si lega la devozione degli abitanti dei paesi vicini, in quanto, secondo una tradizione da presumersi secolare, non solo da una sua falsa sgorgherebbe il sangue dei martiri, ma essa nasconderebbe in un muro la treccia della Madonna. La grotta consta di un vano d'accesso, la cui semplice conformazione geologica è stata in parte normalizzata dall'intervento umano cosi da renderla simile ad una navata, sulla quale si apre una cappella absidale costruita con pietrame, intonacata e affrescata sulla facciata esterna, oltre che sulla parete di fondo. Antistante ad essa si colloca un altare in pietra, intonacato. Sulla parete di sinistra della cappella una gradinata in pietrame conduce in alto alla conclusione dell'antro.
Altro da vedere
Borgo di Colli di Monte Bove;
Chiesa di San Nicola;